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Abbattimento delle torri Artenisi, Guidozagni e Riccadonna

1 Marzo 1919

Schede

L'allargamento del Mercato di Mezzo e la costruzione di nuovi lotti di edifici, comporta l'abbattimento di antichi edifici e di otto torri. Tra esse le tre torri Artenisi, Guidozagni e Riccadonna, nei pressi del Palazzo della Mercanzia. L'operazione, giustificata per motivi di sicurezza e viabilità, è oggetto di lunghe discussioni e polemiche tra "conservatori" e "demolitori", dopo l'isolamento nel 1916 delle parti restanti, a seguito del parere del Consiglio Superiore di Belle Arti. Per la conservazione si schierano il Comitato per Bologna storico-artistica, la Commissione per la conservazione dei monumenti dell'Emilia e la Società Francesco Francia.
Il professore di filosofia Giorgio Del Vecchio lancia una petizione popolare, con l'appoggio dell'amico D'Annunzio. Un piano viario alternativo, proposto da Rubbiani e Pontoni nel 1909, con l'intento di salvaguardare le torri e gli edifici di via Orefici e del Mercato di Mezzo, viene respinto dall'Amministrazione comunale.

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