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Progresso (Il)

1919 - 1922

Schede

Il quotidiano “Il Progresso” uscì a Bologna dal 19 novembre 1919 al 25 febbraio 1922. Non va confuso con il quasi omonimo “Il Progresso d’Italia” edito dal 1946 al 1951.
Fu fondato da Guido De’ Pazzi, all’indomani della chiusura del “Giornale del Mattino”. De’ Pazzi diede al giornale un orientamento liberale e libero-scambista, cioè contrario al protezionismo degli industriali e degli agrari.
Nel gennaio 1920 quando iniziò lo sciopero agrario che sarebbe durato 10 mesi e si sarebbe concluso con il Concordato Paglia-Calda - il giornale assunse una linea equidistante tra agrari e lavoratori.
Nel marzo 1920 fu acquistato - affittato, secondo altra versione - dall’Associazione agricoltori, per cui si schierò contro i lavoratori.
Nuovo direttore divenne Attilio Fontana dirigente nazionale dell’organizzazione agraria.
Alla fine dell’anno, quando le squadre fasciste dilagarono nella provincia, il giornale le sostenne apertamente. Il 23.2.1921 Fontana se ne andò sostituito da Giovanni Marchi, dirigente dell’agraria toscana e deputato fascista.
Nonostante l’indirizzo di destra, il giornale fu abbandonato dagli agrari verso la metà del 1921 quando “il Resto del Carlino” passò in campo fascista. Marchi diede le dimissioni nell’agosto, ma solo l’11.12.1921 - dopo un complesso movimento azionario - Alberto Giovannini divenne direttore. Non riuscì a risollevare le sorti del giornale e lo chiuse il 25.2.1922. [O]